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faBrick / MArch Architectural Design (AD), Bartlett School of Architecture, UK

Bio

Daniel Widrig ha fondato il suo studio a Londra nel 2009. Dopo la laurea presso la Architectural Association (AA), Daniel ha collaborato per diversi anni con Zaha Hadid, partecipando in misura significativa alla progettazione di alcuni tra gli edifici e i prodotti più famosi del celebre architetto. Attualmente, lo studio di Daniel Widrig opera in vari settori tra cui la scultura, la moda, il design del mobile e l’architettura. Daniel è stato apprezzato dalla critica internazionale e le sue opere sono state pubblicate ed esposte in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi premi di prestigio, quali lo Swiss Arts Award, il Feidad Merit Award e il Rome Prize. I suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, all’Art Basel, alla Parigi Fashion Week, al Gropius Bau di Berlino e ai musei Victoria e Albert di Londra. Oltre allo studio, Daniel dirige anche un gruppo di ricerca del programma MArch Architectural Design (AD) presso la Bartlett School of Architecture, UCL.

Soomeen Hahm è una designer architettonica e ricercatrice che opera a Londra; lavora attualmente come visiting lecturer presso il programma MArch Architectural Design (AD) della Bartlett School of Architecture, UCL, e come senior designer presso Zaha Hadid Architects. I suoi interessi si concentrano sulla ricerca in materia di design generativo e algoritmico con l’utilizzo di codice informatico, applicazione di sistemi multi-agente nel design, ambienti interattivi/responsivi, pattern di comportamento dei sistemi naturali, nonché sui processi di fabbricazione robotici e sulle modalità digitali di produzione. È specializzata in scrittura di codice, simulazioni digitali e modellazione 3D su diverse piattaforme software. Nell’ambito della sua ricerca didattica, fornisce contributi a diversi strumenti digitali e didattici online. Crede fortemente nell’insegnamento e nella ricerca all’interno del mondo accademico come mezzi indispensabili per lo scambio, la comunicazione e l’accumulazione di conoscenze. Nei diversi eventi accademici cui partecipa, tenta di affrontare, in progetti su scale multiple, la questione del paradigma del design basato su agenti nell’architettura, attraverso la collaborazione e lo scambio di conoscenze con altri esperti del settore.

Stefan Bassing ha studiato Architettura a Stoccarda, Sydney e Londra. Fin dall’inizio della sua carriera si è impegnato concretamente in numerosi progetti di diversa entità, sia a livello nazionale che internazionale, dalla realizzazione di mobili alla creazione di documenti di programmazione, assumendo il ruolo di designer e di architetto di progetto. Nel 2012, con un incarico di ricerca del DAAD (Servizio di scambio accademico della Germania), Stefan ha proseguito i suoi studi alla Bartlett School of Architecture, nel programma MArch Architectural Design (AD), concentrandosi sulle metodologie contemporanee di design che utilizzano il calcolo e la ricerca orientata agli oggetti per cercare di comprendere e dare risposte all’architettura e al design su scale diverse. Attualmente lavora come tutor di un gruppo di ricerca presso il programma MArch AD della Bartlett School of Architecture e come designer per Zaha Hadid Architects.

La Bartlett School of Architecture, parte della Bartlett Faculty of the Built Environment, è il primo centro mondiale dell’UCL per la formazione e la ricerca in architettura. Situata nel cuore di Londra, la scuola è all’avanguardia nella ricerca e nella didattica a livello internazionale, e prevede collaborazioni e metodologie interdisciplinari. Gli studenti della Bartlett sono tra i più ricercati nel Regno Unito e nel resto d’Europa per gli altissimi livelli di creatività e capacità.

Il MArch Architectural Design (AD), diretto da Alisa Andrasek, è un programma post-professionale di 12 mesi che esplora i confini più avanzati dell’architettura e del design e la loro convergenza con la scienza e la tecnologia. Composto da un gruppo internazionale di esperti e studenti, è pensato per fornire indirizzi variati ma mirati di ricerca teorica, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dal calcolo nella sintesi del design complesso. Il programma si divide in tre Laboratori, che offrono agli studenti la possibilità di scegliere ambiti di indagine distinti: Wonderlab, diretto da Alisa Andrasek; BiotA Lab, diretto dal professor Marcos Cruz e da Richard Beckett; Interactive Architecture Lab, diretto da Ruairi Glynn.

Project

Il progetto faBrick è incentrato sull’utilizzo di feltro e resina per sviluppare un materiale composito che potesse essere cucito per creare mobili tubolari e architetture realizzate interamente in stoffa. Per non alleggerire la stoffa, è stato necessario calcolare il rapporto esatto delle miscele di resina da aggiungere al feltro. Una volta cucito e modellato il materiale, la resina si indurisce e si solidifica, creando un oggetto che si sostiene autonomamente. In uno stesso pezzo di materiale è possibile creare diversi compositi, producendo così livelli diversi di rigidità. La forma di ciascun mobile viene creata ritagliando le sezioni da un pezzo piatto di materiale, mediante un incisore laser. Il progetto faBrick è stato esposto alla mostra B-Pro della Bartlett School of Architecture a Londra, dal 29 settembre al 10 ottobre 2015. La stoffa viene quindi modellata in strutture tubolari, che sostengono il peso dell’oggetto una volta solidificata la resina. Questa speciale tecnica di creazione di tubi e cuciture conferisce alla stoffa la struttura iniziale e le consente di mantenere da sola la propria forma. Il disegno delle sedie si crea mediante lo stesso processo meccanico di taglio del feltro, lasciando poi la stoffa in posizione fino all’indurimento del composito. Le gambe, la seduta e lo schienale sono costituiti dalla stoffa stessa, l’unico materiale utilizzato nella progettazione. L’uso della stoffa in architettura e creazione di mobili è noto da sempre, ma l’invenzione di un composito che rende la stoffa il materiale principale è una novità. I progetti senza cuciture sono poco comuni, per via delle restrizioni dimensionali date dal materiale; grazie a questo composito, invece, è possibile creare spazi più larghi senza linee di giunzione visibili. Parallelamente, è stata sviluppata una tecnica digitale che mostra la cucitura della stoffa su un computer, creando un feedback ciclico tra la concezione digitale e l’esecuzione fisica del progetto. Il progetto faBrick è stato esposto alla mostra B-Pro della Bartlett School of Architecture a Londra, dal 29 settembre al 10 ottobre 2015.

Bio

Daniel Widrig founded his studio in London in 2009. After graduating from the Architectural Association (AA), Daniel worked for several years with Zaha Hadid where he was significantly involved in designing some of Hadid's most iconic buildings and products. Daniel Widrig's studio now works in a broad range of fields including Sculpture, Fashion, Furniture Design and Architecture. Daniel has received international critical acclaim and has been published and exhibited internationally. He received a number of prestigious awards including the Swiss Arts Award, the Feidad Merit Award and the Rome Prize. Amongst others his work has been shown at Art Basel, Paris Fashion Week, Gropius Bau Berlin and the Victoria and Albert Museum in London. Alongside his practice, Daniel is currently directing a research cluster on the MArch Architectural Design (AD) programme at The Bartlett School of Architecture, UCL.

Soomeen Hahm is an architectural designer and researcher based in London currently working as Visiting Lecturer on the MArch Architectural Design (AD) programme at The Bartlett School of Architecture, UCL, and as a senior designer in Zaha Hadid Architects. Her interests are focused on research in generative and algorithmic design through the use of computer coding, application of multi-agent systems in design, interactive / responsive environments, behavioural patterns of natural systems, as well as robotic fabrication processes and digital modes of production. She is specialised in coding, digital simulations and 3D modelling on various software platforms. As part of her educational research, she is contributing to various online educational content and digital tool set libraries. She strongly believes in teaching and research within Academia as indispensable ways to exchange, communicate and accumulate knowledge. While participating in different academic events, she tries to tackle the issue of agent based design paradigm in architecture on multiple scale projects, through collaboration and exchange of knowledge with other experts from the field. 

Stefan Bassing studied Architecture in Stuttgart, Sydney and London. From early on in his career he has been involved in practice working nationally and internationally on numerous projects ranging in scale from furniture to master plans, being responsible in the design role as well as the project architect. In 2012, as a scholar of the DAAD (German Academic Exchange Service), Stefan continued his research at The Bartlett School of Architecture’s MArch Architectural Design (AD) programme focusing on contemporary design methodologies, involving computation and object-orientated research, which seek to comprehend and respond to architecture and design on a multiplicity of scales. He is currently a research cluster tutor on the MArch AD programme at The Bartlett School of Architecture and a designer for Zaha Hadid Architects.

The Bartlett School of Architecture, part of the Bartlett Faculty of the Built Environment, is UCL’s world-leading centre for education and research in Architecture. Located in the heart of London, the School stands at the forefront of international research and teaching, encompassing interdisciplinary collaboration and methodologies. Bartlett students are amongst the most sought after in the UK and Europe for their outstanding creativity and skills.

Led by Alisa Andrasek, MArch Architectural Design (AD) is a 12-month post-professional programme invested in the frontiers of advanced architecture and design and its convergence with science and technology. Composed of an international body of experts and students, it is designed to deliver diverse yet focused strands of speculative research, emphasising the key role played by computation within complex design synthesis. The programme is divided into three Labs, offering students the opportunity to choose a distinct field of enquiry: Wonderlab, led by Alisa Andrasek; BiotA Lab, led by Professor Marcos Cruz and Richard Beckett; and the Interactive Architecture Lab, led by Ruairi Glynn.

Project

The faBrick project focused on the development of a composite material using felt and resin that can be stitched together to create tubular furniture and architecture made entirely from fabric. The project involved calculating the precise ratio of resin mixtures that can be added to felt without weighing down the fabric. After the material is stitched and shaped, the resin hardens and sets to create a self-supporting object. Different composites can be created with a single piece of material, creating varying levels of rigidity. The shape of each piece of furniture is created by cutting out sections from a flat piece of the material using a laser cutter. The fabric is then moulded into pipe-like structures that support the weight of the object as the resin sets. This particular technique of creating tubes and seams gives fabric the initial structure to hold its form by itself. The chair design is created using the same machine process, cutting the felt and letting the fabric stand on its own after which the composite is hardened. As the sole material used in design, the fabric itself becomes the legs, seat and backrest. Fabric in architecture and furniture has existed since the very beginning, but inventing a composite that makes the fabric the main material is unique. Seamless designs are rare due to material size restrictions but like the wall, made of many components, it can create larger spaces with no visual seams. In parallel, a digital technique was developed showing the stitching of the fabric on a computer, establishing a feedback loop between digitally conceived and physically executed design. The faBrick project was exhibited at The Bartlett School of Architecture's 2015 B-Pro show in London, which ran from 29 September to 10 October.